giovedì 28 maggio 2009

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Aspetto che passi anche l’ora di inglese, con un vuoto allo stomaco che ha qualcosa a che fare con il senso di colpa.
Guardo fuori il cielo grigio indefinito senza fine e cerco di pensare a qualcosa di giusto da dirti per farti sorridere, per colpirti, per farti innamorare di me.
Il libro di Primo Levi pesa sulle mie ginocchia; non presto attenzione nemmeno alle distrazione.




Certe volte rido dell’ipocrisia degli altri e poi rido della mia.
Certe volte ne soffro.

5 commenti:

  1. vorrei leggere e rileggere le tue parole,sempre.. sono cariche di emozioni.. ogni lettera, ogni parola, ogni frase
    quando scrivi rimango senza fiato..

    pensare che c'è gente che pensa che tu non sappia scrivere.. bè questa gente non capisce evidentemente propio nulla..

    Luca

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  2. certe volte basterebbe solo guardarsi meglio attorno.

    ti voglio bene

    V.

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  3. sei molto sincera e riesci a esprimerti stupendamente con queste tue composizioni.... ma..... nn offenderti....xD... dovresti pernsare anke a qualke cosa di + solare... sei e siamo giovani e dobbiamo cercare di viverla bene la nostra giovinezza. un abbraccio.... Citte

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  4. già forse loro hanno ragione...lotty mi sorpreni,conoscendoti solo nel mondo "scolastico" non avevo mai notato questo tuo lato intimo,poetico e profondo...continua così e chissà magari con le tue riflessioni arriverai lontano...lo spero calorosamente...un bacio Gre

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  5. Una piccola perla di saggezza ...
    Penso k la tua anima non sia bugiarda... Sei sincera... e ti ammmiro molto x questo.. Vali lotty... lo penso davvero

    IRE

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